«Quando lavoravo per IBM in Inghilterra una cosa che mi ha sempre colpito è quanto gli inglesi siano bravi a valorizzare il proprio patrimonio artistico e culturale. Sono partito da questa riflessione, nel 2016, per dare vita ad Arternative». Alessandro Gallo è il Ceo di questa startup innovativa, fondata a Parma, con l’obiettivo di utilizzare la tecnologia per rendere i musei ancora più fruibili e aperti ai visitatori. «Abbiamo sviluppato la nostra app, Quick Museum, per aiutare soprattutto le piccole realtà a sostituire le vecchie audio guide e a dotarsi di uno strumento nuovo». Ad oggi la piattaforma di Arterantive ha 300 contenuti audio caricati e l’app è disponibile per sistemi iOS e Android. Arternative è una delle tante imprese che fanno parte della community di Experience the future che stiamo raccontando in vista della nuova edizione del Festival del Futuro, in programma dal 18 al 20 novembre a Verona.

Arternative e il futuro dei musei

Come ci ha spiegato il direttore del Museo Egizio di Torino, Christian Greco, il futuro dei musei si gioca su più linguaggi (on-site e online) e ciò porta questi luoghi di cultura a connettersi al proprio territorio e al mondo intero grazie al digitale. «Durante l’emergenza coronavirus, con i musei chiusi – ci ha spiegato il Ceo di Arternative -, abbiamo lavorato molto sulle mappe virtuali disponibili sulla piattaforma, che consentono agli utenti di visitare gratuitamente luoghi come il Louvre e i Musei Vaticani». Nel frattempo la startup innovativa ha portato avanti anche progetti di realtà aumentata.

Inclusione e tecnologia

«Al Museo Glauco Lombardi di Parma abbiamo sviluppato un avatar della duchessa Maria Luigia che compare sullo smartphone dei visitatori e racconta le varie sale, accogliendoli». In futuro l’azienda conta di crescere sul territorio nazionale, andando ad arricchire le esperienze culturali. «Abbiamo in programma un progetto di intelligenza artificiale per creare memorie interattive, testimonianze, con cui le persone potranno interagire. Abbiamo poi a cuore il tema dell’integrazione nel mondo della cultura: chi arriva nel nostro paese deve avere la possibilità di frequentare i nostri musei. Abbiamo realizzato anche prodotti per migliorare l’accessibilità, introducendo contenuti dedicati alle persone con disabilità». Dopo la realtà aumentata e l’intelligenza artificiale la prossima sfida di Arternative è quella degli ologrammi.

Condividi questo contenuto su: