La rivoluzione della finanza tra valute digitali, nuovi asset e sistemi di pagamento, gli scenari di sviluppo economico nei prossimi dieci anni e le innumerevoli applicazioni dell’intelligenza artificiale nel mondo del real estate, delle risorse umane e della sicurezza informatica, oltre alle opportunità del 5G. Si è aperto un altro scorcio sul mondo che verrà, oggi pomeriggio al Festival del Futuro, giunto alla sua terza edizione e in corso fino a domani a Veronafiere, ha già raggiunto le 800mila views in due giorni.
La sessione pomeridiana si è aperta con una tavola rotonda su “Sviluppo economico e scambi mondiali: i rischi e le opportunità del decennio”, con Enrico Sassoon, direttore responsabile di Harvard Business Review Italia, Giovanni Dolcetta Capuzzo, vicepresidente per l’internazionalizzazione di Confindustria Vicenza, Manuela D’Onofrio, head of group investment strategy di UniCredit, Gianmarco Montanari, direttore generale di IIT e consigliere indipendente di FinecoBank e Tinexta, Emilio Rossi, senior advisor di Oxford Economics e direttore dell’Osservatorio del Terziario di ManagerItalia. Secondo i relatori, sono tre le parole-chiave per leggere lo scenario economico italiano dei prossimi dieci anni: la lotta al cambiamento climatico, che porterà trasformazioni radicali di tutto il sistema economico, produttivo e dei consumi; l’inflazione, che oggi si attesta intorno al 4 per cento in Europa, ma che una volta superata l’emergenza vedrà ripresentarsi nel nostro Paese i fattori di stagnazione pre-Covid; e il debito pubblico, pari al 160% del Pil, un dato spesso sottovalutato. Eppure, non mancano spiragli di luce. Ogni crisi porta con sé opportunità. A differenza di quanto avvenuto dopo il crollo del 2008, gli Stati stanno conducendo oggi politiche monetarie e fiscali espansive. La Commissione europea ha stanziato tramite il Recovery Fund 750 miliardi di euro per la ripresa economica dei Paesi e proprio l’Italia è uno dei Paesi che beneficerà maggiormente di questi fondi, tornando a fare investimenti dopo un trentennio di contenimento della spesa, con grandi opportunità di rilancio della crescita, che già oggi è al 6% del Pil.
Dall’economia reale a “La grande trasformazione della finanza tra valute digitali, nuovi asset e sistemi di pagamento”, tavola rotonda a cui hanno partecipato Rony Hamaui, segretario generale di Assbb, Michele Lanotte, direttore di Milano Hub della Banca d’Italia, Alessandra Losito, direttrice generale di Pictet Wealth Management Italia, Alessandro Hatami, co-founder e managing partner di Pacemakers, e Massimo di Tria, chief investment officer del Gruppo Cattolica Assicurazioni. Il quadro dipinto è quello di un nuovo contesto finanziario in cui la rivoluzione digitale è appena iniziata. Le carte di credito e i cellulari hanno già portato alla scomparsa delle banconote. Man mano che nuove criptovalute continueranno a diffondersi le banche centrali reagiranno sviluppando le proprie valute digitali, ben più stabili e credibili. Tutto ciò porterà maggiore efficienza, maggiore flessibilità e migliore accesso ai mercati, ma anche maggiori rischi di instabilità e minore privacy. Ciò è anche dovuto all’ingresso sui mercati dei grandi player della tecnologia digitale che, pur rimanendo intermediari, puntano a offrire servizi finanziari.
Nel corso dell’ultimo panel Maria Savona, docente di Economia alla Luiss, Giovanna Della Posta, amministratore delegato di Invimit SgR, Ornella Chinotti, amministratore delegato di SHL, Agostino Santoni, vice-president di Cisco South Europe, Giuseppe Italiano, professor of Computer Science alla Luiss si sono confrontati sui nuovi modelli di lavoro tra fisico e digitale. Sono moltissime le applicazioni dell’intelligenza artificiale, nei settori più impensati. A partire dal real estate, dove queste nuove tecnologie vengono utilizzate per fare scouting di immobili, attraverso un sofisticato algoritmo che valuta diverse condizioni socio-economiche per capire se il territorio analizzato può ospitare progettualità immobiliari. O nel mondo delle risorse umane, in particolare nelle grandi aziende, che potranno impostare i parametri di selezione del personale per procedere al reclutamento dei dipendenti. O ancora nel settore dell’informatica, dove si rende sempre più necessario bloccare i numerosissimi – 80 miliardi – attacchi cibernetici che si verificano quotidianamente.
La giornata si è chiusa con Future Arena, il nuovo format dedicato alle startup e all’innovazione. Martina Capriotti, founder di Mirta, ha raccontato la propria azienda, che promuove gli artigiani del made in Italy facendo conoscere i loro prodotti di abbigliamento, accessori e borse, all’estero. Filippo Miola, presidente e CEO di Array System, vicepresidente di Confindustria Vicenza con delega alla digitalizzazione, e Stefano Quintarelli, imprenditore ed esperto di comunicazioni e informatica, si sono concentrati sul tema del 5G, tecnologia in grado di offrire grandi opportunità alle aziende e ai prodotti da lanciare sul mercato.
Uno spaccato del mondo che verrà al Festival del Futuro, che prosegue anche domani, con la partecipazione di alcuni curiosi ospiti: piccoli robot, impegnati a distribuire giornali, aperitivi e dolci ai partecipanti al Festival.
Foto di copertina: Auditorium Verdi – VeronaFiere, Festival del Futuro 2021: Maria Savona, docente di Economia Luiss, Giovanna Della Posta, AD Invimit Sgr, Ornella Chinotti, Managing Director Italia e Francia SHL, Agostino Santoni, Vice-president Cisco South Europa, Giuseppe Italiano, Professor of Computer Science LUISS. Verona, 19/11/2021m Ph. Claudio Martinelli / FotoLive
Auditorium Verdi – VeronaFiere
Festival del Futuro 2021
Maria Savona, professoressa di Economia Luiss, Giovanna Della Posta, AD Invimit Sgr, Ornella Chinotti, Managing Director Italia e Francia SHL, Agostino Santoni, Vice-president Cisco South Europa, Giuseppe Italiano, Professor of Computer Science LUISS.
Verona, 19/11/2021
Ph. Claudio Martinelli / FotoLive
