Motori a scoppio addio

12-09-2022 | News

Dall’Alfa Romeo alla Fiat, dalla Ferrari alla Volkswagen sono tanti i propositi annunciati dalle case principali per rispettare le nuove regole della decarbonizzazione

Le notizie si accavallano, si contraddicono, si elidono a vicenda, e tutti siamo incerti e confusi. La domanda è: 2035 o 2040? Quando dovremo dare l’addio ai motori a scoppio e navigare collettivamente nel mare elettrico?

A parole tutti dicono di voler prima o poi dare l’alt per sempre e per legge ai motori a scoppio. Ma lo stop arriverà tra 13 anni o 18 anni? Se ne è parlato abbondantemente nel dicembre scorso alla grande conferenza sul clima, la Cop26 che si è tenuta a Glasgow. E sulle scadenze il confronto è stato serrato, a volte duro. Un negoziato che leader e sherpa dei Paesi partecipanti hanno discusso tra loro a porte chiuse mentre andavano in scena gli eventi per il pubblico, con i grandi personaggi, gli esperti, gli attivisti e tutto il resto. Insomma, si sono dette molte, moltissime cose, ma il risultato finale è che di decisioni ne sono state prese ben poche.

Così torniamo alla domanda iniziale: si riuscirà prima o poi a decidere se i motori a idrocarburi diventeranno illegali – per tutti, con provvedimenti vincolanti – dopo il 2035 o il 2040? In realtà, per quanto riguarda l’Europa, un termine ci sarebbe già: la Commissione Europea lo aveva già messo nero su bianco nel pacchetto «Fit for 55» dicendo che dal 2035 in poi non saranno più vendute auto a benzina, diesel, gpl, metano e neanche ibride. Il punto è se succederà veramente e cosa farà il resto del mondo. 
Ma, indipendentemente dai proclami, le case automobilistiche, che devono fare piani precisi con anni di anticipo, hanno già i loro piani e programmi senza aspettare le decisioni dei Governi dei diversi Stati, che difficilmente riescono a dire tutti la stessa cosa. Sono le esigenze di business, che indicano che ormai sembra non avere più senso investire sul termico. Vediamo allora i programmi principali annunciati da alcune case. 

Alfa Romeo: la prima Alfa a batteria è in arrivo nel 2023 e dal 2026 niente più Alfa Romeo termiche. Audi: dal 2026 solo nuovi modelli elettrici o ibridi, eliminazione graduale degli altri a combustione entro il 2033. Bmw: obiettivo di passare completamente all’elettrico entro il 2030. Ferrari: la prima elettrica col Cavallino dovrebbe arrivare nel 2025, non ci sono notizie ufficiali sui piani futuri.

Fiat: abbandono del termico «a partire» dal 2025, proposito di vendere solo modelli a batteria dal 2030. Ford: abbandono del motore a scoppio previsto entro il 2030, ma solo in Europa. Jaguar: solo auto elettriche a partire dal 2025. Honda: il passaggio all’elettrico completo previsto gradualmente entro il 2040. Hyundai: dal 2035 solo auto elettriche o a idrogeno. Land Rover: abbandono del diesel a partire dal 2026, solo produzioni ibride o elettriche entro il 2030. Lancia: dal 2026 la nuova Delta con motore solo elettrico. Mazda: dal 2030 solo modelli elettrificati. Mini: tutte elettriche dal 2030. Mitsubishi: metà della produzione elettrica entro il 2030. Nissan: intera gamma elettrica a partire dal 2030. Opel: dal 2028 solo modelli elettrici. Peugeot: tutti i modelli avranno almeno una variante elettrica entro il 2025, ma nessuna data stabilita per l’abbandono definitivo del termico. Porsche: grandi investimenti sui carburanti sintetici, impossibile convertire all’elettrico i modelli storici, ma motori elettrici sull’80% dei nuovi veicoli entro il 2030.

Renault: il gruppo punta a un rinvio della scadenza europea al 2040, comunque motori elettrici sul 90% dei modelli entro il 2030. Toyota: solo auto elettrificate dal 2022: ibride, plug-in, elettriche, idrogeno. Volkswagen: obiettivo 70% a batteria entro il 2030 e addio definitivo al motore a scoppio fra 2033 e 2035, ma solo per il mercato europeo. Volvo: addio al termico entro il 2030.

Insomma, la gara è in pieno svolgimento e nei prossimi anni si vedranno sbarcare sul mercato modelli per tutti i gusti. Ma non più quelli con i propulsori tradizionali.

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