E ora mobilità intelligente: dal monopattino all’auto elettrica

4-11-2020 | Studio

"E ora mobilità intelligente: dal monopattino all'auto elettrica" è il terzo speciale in vista del Festival del Futuro 2020, pubblicato sui quotidiani Athesis il 15 ottobre 2020 e curato da Harvard Business Review Italia, Athesis e Eccellenze d'impresa. Leggi l'introduzione e scarica il pdf completo.

Quando si parla di mobilità innovativa un primo concetto va affermato e chiarito: non potremo avere una mobilità migliore, più intelligente, se nello stesso tempo non evolverà anche una città migliore, più intelligente. Ossia, una smart mobility in una smart city. Come emerge chiaramente dagli articoli di questo Speciale, occorre che attori pubblici e privati si coordinino per definire prima e sviluppare poi un vero e proprio ecosistema che è a un tempo economico, tecnologico e territoriale.

Le iniziative private nel campo dei trasporti, nelle modalità di spostamento e nelle tecnologie, potranno fare molto. Ma il singolo elemento di progresso non sarà mai sufficiente a costruire un’alternativa realmente utile e avanzata. È indispensabile un cambiamento di prospettiva e questo richiede uno sforzo trasformativo delle amministrazioni pubbliche, delle imprese e, senza ombra di dubbio, anche della mentalità dei cittadini. Senza un cambiamento coordinato e condiviso l’ecosistema non può nascere e avremo sicuramente strumenti migliori e città un po’ più vivibili, ma l’obiettivo della mobilità intelligente nella città intelligente non potrà mai essere raggiunto.

L’evoluzione in atto, però, lascia ben sperare. Molte città, in Europa e altrove, stanno portando avanti progetti di grande interesse la cui adozione in altri contesti può essere scelta e imitata utilizzando le esperienze accumulate. Le componenti di questa evoluzione sono già in massima parte presenti, poiché negli ultimi anni si sono diffuse modalità di trasporto nuove cui i cittadini si sono rapidamente adeguati, come lo sharing dei mezzi, l’utilizzo di sistemi informatici e di app sempre più efficaci, l’adozione di veicoli sempre più evoluti, lo sfruttamento di connessioni crescentemente sofisticate.

In un numero crescente di contesti urbani i servizi di mobilità si stanno diffondendo grazie alla collaborazione fra enti pubblici e aziende private, e si sta consolidando l’idea della mobilità come servizio: ossia la possibilità di scegliere la soluzione migliore di spostamento in una combinazione di mezzi diversi, personali ma soprattutto condivisi, supportati da potenti infrastrutture tecnologiche abilitanti. Capaci, di norma, di consentire non solo un minore e migliore impatto ambientale, ma anche significativi risparmi per gli utilizzatori. Dunque, ci stiamo abituando al mosaico di mezzi come i monopattini, le bici, gli scooter e le auto in condivisione, in misura crescente già elettrificati, in combinazione con mezzi pubblici diversi in un quadro di mobilità integrata. È una rivoluzione strisciante che, come cittadini, viviamo senza particolari scosse ma che, allo stesso tempo, ci richiede un salto quantico di mentalità non solo per utilizzarle al meglio, ma anche e soprattutto per diventare soggetti attivi e collaborativi senza di che l’esercizio sarebbe se non futile, certo meno utile.

Naturalmente, al centro si pone l’evoluzione in atto dei veicoli per lo spostamento, condivisi o meno. E al primo posto sta l’auto elettrica con tutte le sue diverse problematiche. Nei prossimi anni tutte le case automobilistiche del mondo sostituiranno, prima parzialmente poi totalmente, i veicoli tradizionali con mezzi elettrici. Nei prossimi cinque anni sarà boom e verranno portati a soluzione temi che oggi costituiscono forti limitazioni: il prezzo dei veicoli, che tenderà a calare; le infrastrutture di ricarica sempre più diffuse; e le batterie, che saranno meno costose e più longeve.

Crescerà progressivamente anche l’uso di mezzi complementari prima e più generalizzati poi, come l’auto autonoma e i droni sia di terra che di cielo. Anche qui il tema delle connessioni è cruciale e prepara il terreno per una mobilità che è oggi prevalentemente sperimentale ma che tra non molto diventerà una realtà quotidiana.

Dunque, non è un’esagerazione parlare di una vera e propria rivoluzione in atto. Occorre comprenderla e accompagnarla ma, è l’opinione degli esperti, la mobilità in città più adeguate e attente ai temi ambientali e della vita dei cittadini sta evolvendo rapidamente e raggiungerà in breve traguardi importanti. Che ci cambieranno, si spera per il meglio, il lavoro e la vita.

Enrico Sassoon
Direttore responsabile di Harvard Business Review Italia

Sommario
Inserto n. 03 – E ORA MOBILITÀ INTELLIGENTE

I nuovi trend della smart mobility nel mondo di Paolo Lobetti Bodoni

Le sfide e le opportunità di un’innovazione intelligente di Gabriele Grea

Lo sviluppo di una mobilità sostenibile in Italia di Dino Marcozzi

I veri costi della mobilità elettrica di Oliviero Baccelli

Auto elettriche – Il nodo strategico delle batterie di Matteo Castelnuovo e Andrea Biancardi

Veicoli connessi e smart city di Nicola Veratelli

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